dal Paradiso all’inferno della Carrettera
4º giorno di viaggio 23 novembre
Oggi abbiamo apportato alcune modifiche alla traccia iniziale, tentiamo di fare strade meno trafficate e con meno dislivello anche se allunghiamo di qualche km.
I camionisti sono vere e proprie teste di c****, gli Argentini dicono che sono i Brasiliani, i Brasiliani non so; tutto sta che se non ti sposti fuori dalla carreggiata ti buttano sotto.
Oggi quella specie di ciclabile ci ha abbandonato, stiamo dando un valore alla vita pari allo zero, visto come veniamo in continuazione sfiorati dei mezzi pesanti.
Strada sconsigliatissima per chi va in bicicletta infatti per ora non abbiamo trovato nessun ciclista, se la speranza era quella di avere una sorta di pista ciclabile le speranze sono tutte finite.
Ci siamo fermati in una Minutas, gente gentilissima e, soprattutto, sa parlare senza guardare il cellulare.
In un attimo Caronte mi ha traghettato dal Paradiso all’inferno della Carrettera.
Per concludere sono stato anche rincorso per non dire assalito, da cinque cani “perros” che ovviamente mi hanno trovato in salita più lento e meno fugace, con quattro urli e due calci sono riuscito a demotivarli.
Destino Posadas una tappa Mas larga, entrando in città sembra di vedere New York, grattaceli uno dietro l’altro, davanti c’è un ponte di circa cinque chilometri (che se lo vede Renzi si eccita) che porta al Paraguay.
Serata tranquilla in attesa della partenza di domani, con possibile ingresso in Paraguay.