Salviamo Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio è una meraviglia paesaggistica italiana e del Lazio che si eleva su una roccia di tufo. Collegata alla valle sottostante solo da un lungo e stretto ponte, racchiude poche case di origine medioevale e un numero esiguo di abitanti.
Un territorio ricco di storia, arte, cultura e tradizioni, quasi congelato nel tempo. Unica nel suo genere, Civita di Bagnoregio è in pericolo. Soprannominata da tempo la “Città che muore”, proprio a causa delle continue frane dello sperone di tufo che mettono seriamente a rischio la sua sopravvivenza.
Civita è sola nel difendersi dalle calamità naturali. E oggi ha un estremo e urgente bisogno di manutenzione se non vogliamo privarci per sempre di una sentinella della nostra storia culturale, di un pezzo del nostro patrimonio.
Per questo il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha sollecitato un appello da rivolgere all’Unesco: perché conceda a Civita e alla Valle dei Calanchi il riconoscimento di “Patrimonio dell’Umanità”.
All’appello ha risposto anche il Ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario Franceschini, a cui il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha chiesto di sensibilizzare il Governo su questa missione: il Ministro ha dichiarato di condividere lo spirito dell’appello e dell’iniziativa.
Cosa si chiede? Abbiamo scelto di puntare i riflettori su questo gioiello del paesaggio italiano, ma da soli non ce la possiamo fare. Ci rivolgiamo quindi all’Unesco per sostenere Civita, non come un luogo a se stante, ma come il fulcro d’un “sistema di paesaggi”.